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11 July 2019
 
A tu per tu con Maristella Bortolotto

A tu per tu con Maristella Bortolotto, Responsabile Funzione Antiriciclaggio di Finint SGR, impegnata in questi giorni nelle docenze sui temi dell’antiriciclaggio e finanziamento del terrorismo nell’ambito della Master Class in "Anti Money Laundering (AML)” organizzata dalla Società per formare nuove figure da inserire in azienda nelle funzioni AML.

Un breve riassunto della tua esperienza formativa e professionale

Dopo la Laurea in Giurisprudenza ho svolto la pratica legale e prestato collaborazione presso uno studio professionale. Ho capito proprio grazie a questa opportunità che volevo mettermi in gioco e provare un’altra esperienza lavorativa, in azienda, per poter mettere in pratica i miei studi con un taglio ancora più operativo e pratico.

E nel mondo Banca Finint, quando e come è iniziata la tua avventura professionale?

Ho iniziato il mio percorso nel Gruppo Banca Finanziaria Internazionale nel settembre del 2015, come Addetta alla Funzione Compliance e Antiriciclaggio presso la Società Finint SGR. Le mie aspettative si sono rivelate veritiere e ho iniziato subito ad essere molto operativa sulle tematiche dell’AML, e sfruttando le capacità acquisite nel percorso legale che avevo intrapreso, mi sono cimentata fin da subito nel fornire consulenza e assistenza agli Organi di Direzione e ai colleghi. Da quest’anno il mio percorso ha avuto un’ulteriore occasione di crescita e riconoscimento perché sono stata promossa a Responsabile della Funzione Antiriciclaggio che, a 34 anni, è un’ottima opportunità e una sfida quotidiana al migliorarsi sempre.

Consigli per chi, come i partecipanti alla Master Class, vuole intraprendere questa professione?

La Laurea in Giurisprudenza è sicuramente un ottimo requisito, o meglio un ottimo punto di partenza. Ai partecipanti ho impostato le mie lezioni con un taglio molto pratico, più che teorico, e hanno tutti apprezzato l’approccio perché è proprio l’anello di congiunzione fra il mondo accademico e il mondo del lavoro, dove si è chiamati fin da subito a mettersi in gioco nel “fare” oltre che nel “sapere”. Ho messo alla prova i corsisti con due esercitazioni: nella redazione di un “Parere”, su un quesito in materia di finanziamento del  terrorismo, che hanno svolto singolarmente, e nella redazione di una “Informativa”, lavoro che invece hanno svolto in gruppi di due persone, anche per testare la capacità di lavoro in dinamiche di gruppo, sugli impatti di una nuova normativa entrata in vigore. Una Master Class come questa è davvero un’ottima opportunità per approcciare il mondo del lavoro con qualche strumento pratico e operativo in più, oltre che per mettersi in gioco e capire meglio la propria strada.