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01 April 2020
 
FOCUS Italia - Mercato Azionario

Situazione ancora incerta per i mercati finanziari Italiani. Sono trascorse alcune settimane dall’inizio dello stato di emergenza nazionale e ancora sembra difficile stabilire quando la curva dei contagi si sarà stabilizzata. L’economia ha subito una drastica battuta d’arresto, il commercio al dettaglio, le attività aperte al pubblico e le aziende sono chiuse. 
 
La situazione ha colto tutti di sorpresa ma non impreparati: le aziende hanno dimostrato tempestività ed efficacia nell’attivazione dello smart-working, garantendo il più possibile continuità di servizio e maturità tecnologica nell’attrezzarsi contro le emergenze. 
 
Il contagio si è ora esteso in tutto il mondo in maniera significativa provocando ancora più nervosismo e incertezza sulle tutte le piazze finanziarie mondiali: gli altri stati, come noi in principio, hanno sottovalutato la situazione e ora si ritrovano a rincorrere la gestione delle stesse problematiche sanitarie che sta affrontando l’Italia.
 
L’indice azionario italiano, dopo il crollo iniziato a fine febbraio ha mostrato i primi segnali di stabilizzazione da metà marzo con un tentativo di recupero dei corsi, complici gli effetti degli interventi sul mercato obbligazionario della Banca centrale europea e di tutte le altre banche centrali del mondo. 
 
La volatilità rimane molto alta con picchi nei settori più direttamente colpiti dalla situazione corrente: non c’è più l’aspettativa che la situazione possa essere risolta nel breve. L’ipotesi di una proroga delle misure restrittive oltre il periodo pasquale rimane al vaglio.
 
Tutto dipende nelle prossime settimane dalla stabilizzazione dell’epidemia e dalla possibilità di trovare metodologie efficaci per garantire la sicurezza sul posto di lavoro di modo tale che le attività possano ripartire senza incorrere in una ulteriore emergenza sanitaria: segnali incoraggianti arrivano dallo sviluppo dei kit test di laboratorio, strumento che si rivelerebbe molto utile per poter riorganizzare un ipotesi di rientro graduale alla normalità insieme alla consapevolezza che enormi in questo momento sono gli sforzi di tutti i laboratori di ricerca per trovare il vaccino e un farmaco idoneo al contenimento della malattia.
 
Non c’è solo l’emergenza sanitaria. Ciò che manca in questo momento è la voce forte dell’Europa, di quella politica fiscale espansiva invocata dall’ex governatore della Bce e di quel sostegno mutualistico che dovrebbe permeare la comunità Europea soprattutto nei momenti di crisi. E’ doveroso che si trovi l’accordo nelle prossime settimane a sostegno della drastica riduzione del Pil che tutti i paesi affronteranno.
 
In un contesto del genere la valutazione della capacità reddituale delle aziende attualmente sul mercato è più complessa. Il primo trimestre è andato, probabilmente anche il secondo: saranno le trimestrali a dare indicazione di come e quanto le cose siano effettivamente andate dal punto di vista economico tra i vari settori. Per ora quindi l’unica certezza rimane la valutazione degli asset e del patrimonio, unitamente al leverage delle aziende quotate da affiancare ad un’evoluzione della prospettiva ad un orizzonte di medio periodo.
 
E in questo senso il mercato azionario Italiano va sostenuto. Le aziende risultano più solide di quanto gli attuali livelli di prezzo evidenziano: essi infatti rispecchiano uno stress che già incorpora molto della futura valutazione degli asset. 
 
Ciò non significa che non ci saranno altri movimenti laterali nelle prossime settimane dato che l’andamento dei mercati dipende da moltissimi altri fattori, ma questo non deve distrarre l’attenzione da una oggettiva valutazione del valore che essi esprimono e dall’opportunità che, come già accaduto in passato, garantiscano nel lungo termine ritorni superiori alle attese. 

A cura di Daniele Vadori, Responsabile Investimenti Azionari - Finint SGR