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01 aprile 2020
 
Coronavirus: l'evoluzione dei mercati

Nelle ultime settimane i mercati finanziari si sono mostrati ancora fortemente instabili e volatili. Continuiamo ad assistere all’evolversi dell’emergenza sanitaria che sembra non avere arresto e che dalla metà di marzo si è propagata, oltre che in tutta Europa, anche in America generando sconforto e vendite da parte degli operatori di mercato.
 
Abbiamo assistito inoltre alla caduta del prezzo del petrolio a causa del mancato accordo sui tagli alla produzione tra OPEC e Russia, che ha generato un vero disequilibrio tra offerta (che aumenta) e domanda (che si contrae).
 
La combinazione degli effetti di espansione del Covid 19 e del crollo del prezzo del petrolio si è subito riversata in tutte le asset class; dopo la metà di marzo si sono generate vendite generalizzate sui mercati azionari, incremento dei rendimenti sui titoli di debito delle società maggiormente legate al settore petrolifero e incremento dei rendimento sui titoli governativi di alcuni paesi emergenti insieme alle fluttuazioni delle loro monete.
 
In questo clima di totale volatilità però, le Banche Centrali hanno cominciato a tracciare, come atteso, delle misure di supporto ai mercati e alla loro liquidità. Ha iniziato la Fed: in un meeting a sorpresa e straordinario, ha tagliato i tassi di 100 bps, portandoli nel range 0-0.25%. Ha inoltre iniziato un Quantative Easing di $ 700 mld che prevede acquisti di Treasuries ($ 500 mld) e di MBS ($ 200 mld). 
 
A ruota le altre Banche Centrali hanno annunciato misure di stimolo come la Bank of Japan, con l'annunciato ampliamento del QE che prevede acquisti di Commercial Papers, Corporate Bond e acquisti di ETF azionari per un ammontare pari a 12 trn di Yen. 
 
La Banca centrale Cinese PBOC continua, dal mese di gennaio, ovvero dall’inizio della locale emergenza sanitaria, a iniettare liquidità in modo costante nel sistema finanziario.

La Bce ha introdotto un nuovo programma da 750 miliardi di euro di acquisto di titoli denominato PEPP (Pandemic Emergency Purchase Program) che prevede maggiori margini di manovra per la banca centrale e più adatto a fronteggiare eventuali condizioni di stress sui mercati . Insieme a questa misura saranno effettuate delle nuove LTRO (13 nuove operazioni LTRO a tasso fisso, una alla settimana e tutte con scadenza 24 giugno 2020).
 
Tutte le banche centrali si sono dette pronte ad incrementare i loro acquisti per i prossimi mesi qualora ce ne fosse la necessità, ci aspettiamo quindi nuovi incrementi di politica monetaria per i prossimi mesi. 
 
Insieme alle politica monetaria rimane strettamente necessaria l’altra leva per far ripartire l’economia: la politica fiscale. Stiamo già vedendo alcuni paesi Europei e l’America adoperarsi per mettere in atto dei pacchetti di misure fiscali atte a supportare l’economia reale. 
 
Il Presidente Trump, pochi giorni fa, ha firmato un enorme pacchetto di $2 trln per offrire prestiti ad aziende piccole e medio grandi. In Europa i singoli paesi, a seconda della loro potenza, stanno offrendo misure a sostegno dell’economia per i loro paesi e si continua a parlare di “Corona Bond” come emissioni di debito congiunto da parte di tutti i paesi dell’Unione Europea. Su questo tema, negli ultimi giorni, si sta creando non poco dibattito che continuerà ad alimentare incertezza e volatilità nei mercati finanziari.

Le risposte dalle banche centrali e dai governi stanno arrivando pian piano sui mercati, il vero “turning point” però resta ancora il numero dei contagi. Siamo fiduciosi che non appena ci sarà una stabilizzazione della curva, con la successiva decelerazione del numero dei contagi, si potranno effettuare delle previsioni sul venir meno dei lockdown e delle varie chiusure messe in atto per il contenimento del contagio. Questo significherà che l’attività produttiva potrà riprendere così come sta succedendo già da una settimana in Cina. 

Bisognerà dunque attendere le prossime 2 settimane per cercare di capire se verranno implementati i Corona Bond e se nel frattempo ci sarà stato una significativa stabilizzazione del numero dei contagi. I mercati, nonostante gli appoggi delle banche centrali che metteranno in pratica i loro pacchetti di stimolo, resteranno molto volatili anche con notevoli movimenti all’interno della stessa giornata.

A cura di Francesca Sampogna, Responsabile Gestioni Patrimoniali - Banca Finint