Informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari

La nuova normativa

Il regolamento ESG si propone di sviluppare tramite norme armonizzate l’informativa dovuta agli investitori finali, sia di tipo precontrattuale sia continuativa, circa l’integrazione dei rischi di sostenibilità nei processi decisionali dei soggetti che offrono agli investitori prodotti di risparmio gestito ovvero consulenza a supporto delle decisioni di investimento.
I soggetti destinatari dei nuovi obblighi normativi sono i “partecipanti ai mercati finanziari” (vale a dire i realizzatori di prodotti finanziari a contenuto gestorio, nei quali essi agiscano in qualità di agenti per gli investitori finali) e i “consulenti finanziari” (comprese le imprese di investimento quando prestano servizi di consulenza – congiuntamente i “Soggetti interessati”).
Le banche rientrano pertanto nell’ambito di applicazione dei nuovi obblighi informativi (i) in qualità di “partecipanti ai mercati finanziari” qualora prestino servizio di gestione e (ii) in qualità di “consulenti finanziari” relativamente al servizio di consulenza in materia di investimenti.

 

Il nostro approccio

L’acronimo ESG, che sta per Environmental, Social e Governance, indica i criteri che misurano l’impatto ambientale e sociale e i principi di governance che guidano le attività di una impresa. La dimensione ambientale (Environmental) comprende tutti quei fattori che riguardano il rispetto e la tutela dell’ambiente. La dimensione sociale (Social) riguarda, invece, il rispetto dei diritti umani e fondamentali per i lavoratori, mentre con la dimensione della Governance si indicano tutti gli aspetti relativi all’organizzazione e alla struttura di una società.

L’analisi dei criteri ESG consente di selezionare i titoli delle imprese che meglio perseguono gli obiettivi di sostenibilità ed individuare gli investimenti sostenibili. Questi investimenti hanno come obiettivo tipico la mitigazione del rischio di sostenibilità, rappresentato dal rischio di qualsiasi evento o condizione di tipo ambientale, sociale o di governance che, ove si verificasse, potrebbe provocare un significativo impatto negativo sul valore dell’investimento.

La sostenibilità ambientale e sociale è al centro delle politiche dell’Unione Europea che, con l’intento di contenere il rischio di pratiche ESG scorrette, ha introdotto il Regolamento (UE) 2019/2088, entrato in vigore il 10 marzo 2021, relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (denominata SFDR: “Sustainable Finance Disclosure Regulation”.

Il Regolamento introduce obblighi di trasparenza informativa per gli Intermediari, tra i quali le Banche, in merito all’integrazione dei rischi di sostenibilità nelle proprie scelte di investimento.

In Banca Finint consideriamo anche i criteri ambientale, sociale e di governo degli strumenti e dei prodotti finanziari offerti al fine di consentire una comprensione più ampia e approfondita dei rischi e delle opportunità degli strumenti finanziari offerti. Nel considerare questi fattori, ci avvaliamo delle informazioni disponibili sul mercato.

Nell’erogazione del servizio di Gestione Patrimoniale integriamo le tradizionali analisi finanziarie di rischio e rendimento con un sistema di monitoraggio dei profili ESG dei prodotti, al fine di identificare, ed eventualmente escludere, dai portafogli in gestione i prodotti con performance ESG non soddisfacenti. Compiamo approfondite analisi sugli strumenti e sui prodotti finanziari oggetto di investimento, per assicurare la corretta applicazione dei requisiti di sostenibilità relativamente alle diverse categorizzazioni degli strumenti/prodotti finanziari e anche in base alla qualità dei dati e delle informazioni disponibili. Per compiere tale attività di selezione e studio dell’universo investibile, ci avvaliamo delle informazioni disponibili sul mercato. La considerazione dei fattori ambientali, sociali e di governo nel processo di investimento consente una comprensione più ampia e approfondita dei rischi e delle opportunità relativi a ciascun strumento finanziario, e, dunque, della differente valutazione che ne deriva se si considerano i soli parametri finanziari tradizionali.

Tali informazioni unitamente alla descrizione dei rischi di sostenibilità vengono fornite nell’informativa precontrattuale, parte integrante del contratto di Deposito Titoli e del contratto di servizio di Gestioni Patrimoniali.