
Dal punto di vista dei mercati azionari, come sempre accade in questi casi, si è riscontrato un consistente aumento della volatilità a seguito dello shock legato alla diffusione del virus. Dopo l’iniziale aspettativa di riuscire a contenerne la diffusione in Cina, l’Italia è entrata in questa spirale negativa a partire dalla fine del mese di febbraio, con il primo caso di contagio.
Grafico: andamento mercato azionario Italiano (dati bloomberg).
Il mercato azionario Italiano, dopo un avvio d’anno molto tonico complice il buon andamento dell’economia nell’anno precedente, ha maturato una performance negativa del 15% dal manifestarsi del primo caso, riportandosi ai livelli dell’ultimo trimestre 2019, in linea con l’andamento di tutti i mercati azionari mondiali, a dispetto dell’involontaria centralità della situazione nel nostro paese.
Esaurito lo shock iniziale, con la diffusione del contagio e la chiusura precauzionale della maggior parte delle attività e degli eventi pubblici, continua a rimanere incertezza sull’evolversi della situazione sul territorio.
Settori specifici come il turismo o la vendita al dettaglio stanno risentendo più di altri delle conseguenze di questo periodo ma ci aspettiamo che, una volta stabilizzata la situazione il mercato mostrerà una ripresa consistente e vigorosa.
Analoghe considerazioni anche per tutti gli altri settori che, alla luce dei buoni risultati 2019 e in virtù delle politiche di remunerazione degli azionisti approvate per l’anno corrente, mostrano valutazioni attuali interessanti in termini di opportunità di investimento.
Sarà comunque il secondo trimestre a dare un’informativa più efficace riguardo lo stato dell’economia: sicuramente lo stop cinese provocherà effetti sulle attività economiche del paese, ma riteniamo che si tratti di una situazione che andrà via via stabilizzandosi e che non condurrà alla tanto temuta recessione mondiale: continuiamo pertanto a condividere le valutazioni degli analisti internazionali riguardo ad un rallentamento del pil pari a c.ca 0.4 punti con una netta ripresa del ciclo economico a partire dal terzo trimestre.
*A cura di Daniele Vadori, Responsabile Investimenti Azionari - Finint SGR